Felsina, riguardo al terrorismo, secondo me non è tanto alto il pericolo di un ritorno di fiamma del terrorismo quanto il pericolo di scontri di piazza. Insomma: pericolo di ordine pubblico più che di destabilizzazione.
Credo proprio che problemi di piazza ce ne saranno. Non solo (o forse non tanto) perchè è scomparsa la “valvola di sfogo” parlamentare quanto perchè la batosta subita dai movimenti di estrema sinistra scatenerà la lotta interna per la leadership e, si sa, le dinamiche di questo genere portano quasi sempre ad una radicalizzazione per la conquista del consenso.
Insomma, detto in altri termini, mi spaventa più la probabile scomparsa (come leader) di un tipo come Bertinotti che non il fatto che in Parlamento non siederà più un comunista.
Sì, concordo con quello che dici anche se le conseguenze possono essere imprevedibili dal momento che non è mai successo, nella storia della Repubblica, che in Parlamento non vi sia una rappresentanza comunsita.
permettimi di affermare il mio pensiero: premesso che il mio rieferimento politico è il mitico zio Francesco, penso che la batosta della sinistra radicale sia maturata ben prima di ieri: ideologie ed ideali, nonchè proposte programmatiche ben poco veicolabili in seno ad un governo; il terremoto provocato dalla deriva pseudo-bipartitica veltroniana; infine la logica conseguenza della frammentazione ormai datata degli ex apparati simboleggiati dalla falce e dal martello. Se infine aggiungiamo la perdita della bussola e la nascita delle variegate e colorite sigle, che fan riferimento ai due attrezzi agro-artigianali, s’arriva alla definizione di un paradigma inquietante sia per la sinistra che per il paese tutto.
eccoti qui, caro silendo devi scusarmi per il mio tono un po’ villano di questa mattima (vivo nei paesi del leghismo e purtroppo ho assorbito la loro malagrazia, tu invece da buon mediterraneo sei sempre gentile nella comunicazione)
però ecco spiegata la differenza fra me e te (nulla di irreparabile: un differenza di punto di vista)
sì, come marina sento “umiliazione culturale” (quella irreparabile perchè non posso lenirla con un mio sforzo individuale) il fatto che cuffaro sia eletto in parlamanto, che dell’utri dica che un mafioso condannato al terzo grado sia un eroe, che si dica che i magistrati che indagano su berlusconi debbano essere visitati dagli psichiatri (a proposito: chi visiterà gli psichiatri che visitano i magistrati? è un po’ come la questione tecnica che bemn conosci: chi valuterà i valutatori?)
vivo dal 1994 in un paese terribile, che ha impastato assieme potere televisivo e la classica tripartizione dei poteri di cultura moderna ed illuministica.
sì: soffro. soffro per la lesione che gli elettori hanno fatto del principio democratico. vedi, silendo, se ad essere eletto fosse stato fini l’avrei presa come una sconfitta elettorale. no: questa è una sconfitta dei principi costituzionali. è una lesione del principio democratico
grazie ancora per la tua presenza e ancora scuse per il tono
Credo entrambe le cose. Tuttavia, non risparmia avvertimenti anche a Berlusconi.
E’ vero.
Credo comunque che la questione della Sinistra (adesso) extraparlamentare sia una questione davvero da non sottovalutare.
Assolutamente. Spero che Cossiga si sbagli quando dice che il terrorismo di sinistra si rifarà sentire.
riportati nella mia “rielaborazione del lutto”
grazie
storicamente preciso cossiga
banale mannheimer
ottimo de rita
perdibile savelli
No Savelli no, ti prego :)))
Non me lo toccare !!! Già mi stava simpatico da prima, poi, dopo che ha dato alla Jebreal della “gnocca senza testa”, è diventato il mio mito :))
Savelli ???? Ops… Sapelli, chiedo scusa.
Felsina, riguardo al terrorismo, secondo me non è tanto alto il pericolo di un ritorno di fiamma del terrorismo quanto il pericolo di scontri di piazza. Insomma: pericolo di ordine pubblico più che di destabilizzazione.
Credo proprio che problemi di piazza ce ne saranno. Non solo (o forse non tanto) perchè è scomparsa la “valvola di sfogo” parlamentare quanto perchè la batosta subita dai movimenti di estrema sinistra scatenerà la lotta interna per la leadership e, si sa, le dinamiche di questo genere portano quasi sempre ad una radicalizzazione per la conquista del consenso.
Insomma, detto in altri termini, mi spaventa più la probabile scomparsa (come leader) di un tipo come Bertinotti che non il fatto che in Parlamento non siederà più un comunista.
Sì, concordo con quello che dici anche se le conseguenze possono essere imprevedibili dal momento che non è mai successo, nella storia della Repubblica, che in Parlamento non vi sia una rappresentanza comunsita.
Caro Silendo,
permettimi di affermare il mio pensiero: premesso che il mio rieferimento politico è il mitico zio Francesco, penso che la batosta della sinistra radicale sia maturata ben prima di ieri: ideologie ed ideali, nonchè proposte programmatiche ben poco veicolabili in seno ad un governo; il terremoto provocato dalla deriva pseudo-bipartitica veltroniana; infine la logica conseguenza della frammentazione ormai datata degli ex apparati simboleggiati dalla falce e dal martello. Se infine aggiungiamo la perdita della bussola e la nascita delle variegate e colorite sigle, che fan riferimento ai due attrezzi agro-artigianali, s’arriva alla definizione di un paradigma inquietante sia per la sinistra che per il paese tutto.
Specialmente in termini di sicurezza.
dal mio blog:
eccoti qui, caro silendo devi scusarmi per il mio tono un po’ villano di questa mattima (vivo nei paesi del leghismo e purtroppo ho assorbito la loro malagrazia, tu invece da buon mediterraneo sei sempre gentile nella comunicazione)
però ecco spiegata la differenza fra me e te (nulla di irreparabile: un differenza di punto di vista)
sì, come marina sento “umiliazione culturale” (quella irreparabile perchè non posso lenirla con un mio sforzo individuale) il fatto che cuffaro sia eletto in parlamanto, che dell’utri dica che un mafioso condannato al terzo grado sia un eroe, che si dica che i magistrati che indagano su berlusconi debbano essere visitati dagli psichiatri (a proposito: chi visiterà gli psichiatri che visitano i magistrati? è un po’ come la questione tecnica che bemn conosci: chi valuterà i valutatori?)
vivo dal 1994 in un paese terribile, che ha impastato assieme potere televisivo e la classica tripartizione dei poteri di cultura moderna ed illuministica.
sì: soffro. soffro per la lesione che gli elettori hanno fatto del principio democratico. vedi, silendo, se ad essere eletto fosse stato fini l’avrei presa come una sconfitta elettorale. no: questa è una sconfitta dei principi costituzionali. è una lesione del principio democratico
grazie ancora per la tua presenza e ancora scuse per il tono
a rileggerti