5 Responses

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    utente anonimo at |

    Pensiamo solo a quello che hanno combinato con Alitalia pur di mettere al solito posto i soliti amici.

    Dobbiamo pensare male anche a livello di agenzie?

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    utente anonimo at |

    Tante volte a pensare male si fa la cosa giusta… Del resto l’Italia è ben conosciuta per funzionare soprattutto con il sistema delle raccomandazioni, ancor’oggi tanto in auge! Al di fuori dei nostri confini è vero che è più facile salire alle stelle e che i giovani hanno più opportunità, se dimostrano talento e intraprendenza, ma è altrettanto facile cadere… motivo in più per far bene il proprio lavoro.

    Raffox

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    utente anonimo at |

    Scusate l’OT …

    vorrei sottoporre alla tua attenzione qualcosa che potrebbe interessarti: un articoletto di Daniel Byman dal titolo “US Counter-terrorism Options: A Taxonomy” apparso su Survival vol.49 no.3 Autumn 2007 pp 121-150.

    Eule

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    Silendo at |

    Eule, ti ringrazio. Sei gentilissimo.

    Conoscevo già l’articolo (Byman è uno dei miei preferiti) ma ti prego di segnalarmi tutto ciò che ritieni interessante. Te ne sarò davvero grato.

    Firmato

    Un lettore compulsivo

    :))

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    utente anonimo at |

    Attento, perchè se mi “spoletti”, poi potresti pentirti!

    Comunque, qualora tu fossi curioso di ampliare (se mai ce ne fosse bisogno) lo spettro delle tue vaste conoscenze, vorrei “introdurti” (ebbene sì, mi occupo anche di ‘sta roba …) ad una metodologia di ricerca ben conosciuta (se ne parla nell’IPB), ma spesso sottovalutata ed ora, finalmente, tornata alle cronache grazie all’articolo “On the use of cultural knowledge” di Sheila Miyoshi Jager, pubblicato nel novembre 2007 da http://www.StrategicStudiesInstitute.army.mil

    Nulla di sconvolgente, in verità ….

    Eule

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