Una volta l’anno una delle lobby regionali più potenti si mette in mostra sotto gli stucchi di Palazzo Brancaccio a Roma. È quella che fa capo al Centro culturale calabrese international, presieduto dall’ex deputato Peppino Accroglianò, e al comitato d’onore con la crema del tout Calabria. Che anche ora ha premiato i suoi cari più meritevoli. In pompa magna, da par suo: infatti a consegnare la targa al capo della Siae Giorgio Assumma, al capo ufficio stampa Rai Giuseppe Nava, per citarne solo alcuni, è arrivato il ministro Francesco Rutelli.
Giusto: la lobby dei calabresi mica è pizza e fichi. È in tante stanze dei bottoni. Dove albergano presidenti di autorità come Corrado Calabrò alle Tlc, Antonio Catricalà all’Antitrust; il prefetto Emilio Del Mese e l’ex capo della Polizia Gianni De Gennaro; Andrea Monorchio, fino al Nobel Renato Dulbecco. Poi quattro presidenti emeriti della Corte costituzionale, manager pubblici e ambasciatori.
Come Anna Blefari Melazzi, cult della calabresità en rose: si narra che per la sua nomina a Varsavia abbiano fatto il tifo tutti i calabresi che contano. Arrivata a destinazione, ha poi organizzato un recital di poesia: guest star il «poeta» Calabrò.
Più invasivi degli abruzzesi, più organizzati dei siciliani, ammettono di battere la fiacca in Parlamento: «È una ribalta troppo visibile» commenta Jole Santelli, deputata forzista, nata a Cosenza, anche lei nel comitato d’onore. I calabresi amano l’ombra, dove le lobby continuano meglio.
Caro Silendo,
ti procura un pò di lavoro: disegna la mappa geopolitica delle lobbies italiane…magari con tanto d’interconnessione…vedrai che spasso…se non lo fai tu…!
A proposito quando puoi segnalamelo via e-mail, che ho alcune proposte di studio davvero interessnti…sul serio…
Bourne.
ha partecipato ad un paio di eventi organizzati da “don peppino”…molto folklore, tanta genuina nostalgia della madre terra, fiumi di cirò (rigorosamente librandi), momenti validi di approfondimento artistico-culturale…ma poco, veramente, poco lobbismo tellurico!
barry lyndon
errata corrige: ha =ho
barry lyndon
Io non conoscevo l’esistenza di questa lobby fino allo scorso anno.
Sono calabrese e vivo a Roma da un po’, frequentando – ormai è evidente – Palazzi istituzionali a 360 gradi.
Eppure mi era sconosciuta.
Lo scorso anno, parlando con uno dei più importanti lobbisti romani, mi fa: “Ma lo sai che la lobby più potente, e meno conosciuta, è proprio quella dei calabresi ?” :O
Inizialmente pensavo mi stesse prendendo in giro invece parlava sul serio.
Per cui non so cosa dirti, Barry. Neanche io l’ho mai vista in azione però… boh… dubito che quel lobbista non sapesse il fatto suo.
Può essere che il lobbista di cui sopra intendesse “azione” intesa come meeting, incontri e banchetti vari. Non saprei.
C’è però da dire che la segretezza ed il lavorio occulto è tipico della cultura calabrese…